ricognizione sulla susy
Siamo andati in Susy per valutare nuovamente le condizioni della stessa a distanza di mesi. Dopo le visite immediatamente successive alla tromba d’aria la situazione ci sembrava molto delicata, ora pare ancor peggio, purtroppo. Faremo dei riferimenti che per i più possono non significare nulla, mentre, per i frequentatori più assidui saranno familiari.
La situazione è aggrovigliata….
Partiamo dall’alto.
Il sentiero si interrompe immediatamente dopo il BEL DROP, una selva di piante è caduta esattamente all’incrocio tra la Susy ed il sentiero delle pozze. Superate a fatica queste piante ci si trova nei successivi 50 metri con piante cadute di medie dimensioni ma di difficile rimozione. Proseguendo sulla pista, dopo la curva saponetta, inizia la devastazione. Ci sono piante di grosse dimensioni e soprattutto, gruppi di piante, schiantate a destra ed a manca; è difficile passare a piedi, si deve trovare il varco giusto, sopra o sotto, a destra o a sinistra con il rischio di perdersi o di perdere l’orientamento. Il salto dei ragazzi purtroppo è completamente immerso tra le piante, guardando verso il basso ci si trova di fronte ad in gruppo di piante che stavano sull’argine del canale e che vi sono cadute dentro portandosi con loro una massa enorme di radici che sarà quasi impossibile spostare, sia ora che poi.
Proseguiamo ed arriviamo al ripidino… è impraticabile. Almeno un gruppo di sette/otto piante sono cadute e formano una sorta di diga difficilmente superabile. Con meno piante ma ugualmente ostruito è il ripido alla sua sinistra. Superati i due ripidi ci sono almeno una ventina di piante che ostruiscono il salto dei gemelli .
Si prosegue fino al ripido che ci immette nel canalone che ci porta all’incrocio con il sentiero dei brusacc.
La prima parte del canalone è libera, la seconda è ostruita da una serie di grandi piante cadute.
Da qui in poi si entra nel Canyon e subito c’è uno sbarramento importante, le piante cadute con scivolate, con l’intero blocco delle radici, nella pista.
Da qui in poi inizia la vera devastazione… ci sono tante piante cadute, intrecciate le une con le altre, una selva che con il passare del tempo si sta sempre più chiudendo per effetto dei rovi che si stanno impossessando della pista.
Andando avanti si entra poi nell’ultima parte del canyon
Proseguiamo nel canyon ed arriviamo nella parte che precede la passerella di legno…
Bene…. la curva che precede la passerella è impraticabile …. per una serie di enormi radici in bilico particolarmente pericolose.
Da qui in poi la situazione migliora ma ci sono tante piante schiantate; sono da tagliare ma solo da parte di professionisti in quanto il lavoro è veramente pericoloso.
Come avete potuto notare da queste poche fotografie il lavoro da fare è moltissimo ma soprattutto deve essere svolto solo da imprese boschive specializzate che abbiano capacità ed attrezzature ma soprattutto che siano in grado di fare il lavoro in sicurezza.
Con questo abbiamo finito il primo report sulla situazione della Susy, a breve faremo quello sulla Cagnolera.
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